sabato 31 gennaio 2015

Daiwa Caldia A


Destinato a far parlare di sé a lungo, il nuovo Caldia è figlio del progetto Certate ed infatti le caratteristiche fondamentali sono proprio le sue. Il corpo in Zaion, leggero e indeformabile, racchiude una meccanica perfetta, che grazie alla tecnologia Magsealed, avrà una durata virtualmente infinita. La frizione Ultimate Tournament Drag, abbinata al rullino guidafilo Twistbuster II, permette l’utilizzo di monofili e trecciati di diametro molto contenuto, offrendo quindi lanci extra-lunghi e combattimenti al cardiopalma. La bobina di ricambio, identica a quella in dotazione, offre la possibilità di variare il proprio approccio durante la fase di pesca.

• Corpo in Zaion;
• Rotore Air Rotor;
• Frizione Ultimate Tournament Drag;
• Corpo protetto da tecnologia Magsealed;
• Archetto Air Bail;
• Tecnologia Digigear II;
• Rullino guidafilo Twistbuster;
• 5 cuscinetti a sfera di cui 1 CRBB;
• Infinity Anti Reverse;
• Bobina ABS II di ultima generazione;
• Manovella monoblocco di alluminio.

 

mercoledì 28 gennaio 2015

Daiwa Ballistic ex

Daiwa Ballistic exErede dei Ballistic SH, il nuovo modelloil daiwa ballistic EX offre velocità e precisione con un look rinnovato in ogni dettaglio. La principale innovazione applicata agli EX è senza dubbio il Magsealed sul corpo, tecnologia che permette il suo uso in acqua dolce e salata garantendo una durata della meccanica praticamente eterna. Il corpo in Zaion offre leggerezza e resistenza indispensabili per pescare in totale comfort per molte ore, mentre la frizione UTD permette combattimenti al limite del carico di rottura della lenza madre. Ideali per lo spinning freshwater e saltwater, i Ballistic EX sapranno farsi apprezzaredagli appassionati del feeder e della Trota lago. 

CARATTERISTICHE TECNICHE
• Corpo in Zaion;
• Rotore Air Rotor;
• Frizione Ultimate Tournament Drag;
• Corpo protetto da tecnologia Magsealed;
• Archetto Air Bail;
• Tecnologia Digigear II;
• Rullino guidafilo Twistbuster;
• 9 cuscinetti a sfera di cui 1 CRBB;
• Infinity Anti Reverse;
• Bobina ABS II di ultima generazione;
• Manovella monoblocco di alluminio.

lunedì 26 gennaio 2015

Shimano Tyrnos stand up

Shimano ha una lunga storia  nella produzione di fantastiche canne da traina, drifting e stand-up, studiate non solo per vincere alcuni dei più potenti pesci pelagici al mondo come il Tonno Rosso, ma anche per rendere la pescata più divertente.
Fusti estremamente sottili e leggeri con energia da vendere, Shimano porta l'esperienza di pesca ai pesci più grandi al massimo livello.
Le tecniche e le condizioni di pesca sono in continua evoluzione e la pesca in stand-up è diventata sempre più popolare per i piccoli tonni.
Tyrnos Stand-Up risponde perfettamente a queste esigenze grazie ad una serie completa in due varianti: classica e long.
La serie classica è composta da 4 modelli da 1.68 metri di lunghezza, con potenze che variano dalla leggera 12-20 fino alla potente 50-80R.
La serie long è anch'essa composta da 4 modelli con lunghezza 180 cm e con due tipi di manici differenti.
Shimano Tyrnos

sabato 24 gennaio 2015

Traina alla Spigola con esche artificiali

Traina alla Spigola con esche artificiali
La Spigola è sicuramente una delle prede più ambite nella pesca in mare, sia per la prelibatezza delle sue carni, sia per le sue caratteristiche di comportamento che ne fanno una preda “difficile” un po’ per tutte le tecniche. Nella traina costiera la Spigola è considerata la “Regina” di questa tecnica (mentre lo scettro di “Re” spetta di diritto al Dentice) e le tattiche di pesca specializzate per questo serranide sono molto varie e prevedono sia l’impiego di esche naturali che artificiali. In questo articolo cercheremo di spiegare meglio le tecniche messe in atto con le seconde.
Innanzitutto alcune precisazioni sulla preda sono d’obbligo:
– La Spigola adulta può raggiungere i 12 kg di peso, ma la taglia media si aggira dai 700 gr ai 2 kg, con qualche sporadica eccezione sui 4-5 kg. Le tecniche con artificiali sono altamente selettive ed è rarissimo catturare prede inferiori ai 500 gr.
– La Spigola è strettamente gregaria nello stadio giovanile. Man mano perde questo carattere con l’aumento di età, ma non del tutto, preferendo qualche volta la compagnia di altri due o tre esemplari della stessa taglia. Questa caratteristica può permettere catture di più di un esemplare nella stessa zona.
– La Spigola è abbastanza ma mai eccessivamente combattiva. Di solito, dopo una prima reazione violenta, segue passivamente l’esca con cui è rimasta allamata ed oppone nuovamente una certa resistenza solo quando avvista lo scafo.
– Una delle più importanti caratteristiche della Spigola è l’imprevedibilità di comportamento: accade sovente che un giorno attacchi le nostre esche voracemente e senza tanti complimenti mentre, il giorno dopo, non ne voglia sapere assolutamente, nonostante le condizioni meteo-marine siano rimaste le stesse.
La Spigola è presente in tutti i bacini costieri della penisola e delle isole, su fondali che variano dal metro ai 50 metri. Ai fini della traina sono da scartare i fondali superiori ai 15 metri, a meno che non ci siano nelle immediate vicinanze formazioni naturali o artificiali che si avvicinino alla superficie, come secche, relitti, allevamenti di molluschi, ecc. Le nostre prede preferiscono principalmente le zone di scogli alternati a fango o sabbia, specie in prossimità di cospicui salti di profondità. Frequentano anche i manufatti costruiti con massi di cemento esposti verso il mare aperto, all’interno dei porti, nelle vicinanze delle foci di corsi più o meno grandi di acqua dolce, lungo le spiagge sabbiose o ghiaiose, i pontili protesi al largo, le grandi boe di segnalazione. I periodi più indicati per pescare la Spigola con questa tecnica sono la primavera e l’autunno. Un altro momento positivo si ha in inverno, quando si avvicinano alla costa esemplari anche molto grandi che, in periodi ristretti, possono attaccare con voracità le esche a traino. Per quanto riguarda gli orari, sono da preferire le prime ore del mattino, quelle di mezzogiorno e le ore prossime al tramonto; per la Spigola questo schema non è rigido e capita spessissimo di fare belle catture anche durante gli altri periodi della giornata. Per quanto riguarda l’imbarcazione adatta a questa tecnica c’è poco da dire: l’unica caratteristica indispensabile è che raggiunga la velocità di 4 nodi, che è poi la velocità a cui traineremo le nostre esche. Indispensabili sono anche i portacanna: almeno tre sistemati due sui lati della poppa ed uno al centro, in modo da poter filare due o tre lenze senza che esse si sovrappongano con inevitabili ingarbugliamenti. Se si pesca nell’immediato sottocosta è meglio non mettere in acqua più di due lenze poichè, visto che le manovre da compiere sono più frequenti, si hanno meno pensieri e minor possibilità di incaglio. Per la spigola si usano canne e mulinello di basso libraggio. Le canne, i mulinelli e le lenze dovrebbero essere di libraggio ridotto, senza scendere comunque sotto le 12 libbre. L’attrezzatura ideale è costituita da una canna da 20 libbre, un mulinello rotante di misura medio-piccola e lenza in bobina da 20 libbre che potrà arrivare a 30 libbre se trainiamo a profondità di 10-15 metri, a causa delle piombature più consistenti. Il terminale, lungo almeno una decina di metri, sarà costituito da un buon monofilo super dello 0.30 – 0.40. Per unirlo alla lenza madre, utilizzeremo una piccola girella, comunque dotata di cuscinetti, che eviterà torsioni eccessive della lenza. Le esche artificiali da impiegare sono limitate ai minnows dai 7 ai 20 cm e da cucchiaini ondulanti, di forma affusolata, dai 5 ai 12 cm. Gli altri artificiali, come piume, testine piombate, imitazioni varie sono più problematici e rendono meno con la Spigola. Per scegliere l’artificiale più adatto, mettiamo la barca a 4 nodi e filiamo fuori scia la lenza con il minnows o il cucchiaino ed osserviamo il suo comportamento: se lo vedremo ruotare su se stesso è da scartare; se invece si mantiene sotto la superficie e tende a guizzare a destra e a sinistra è l’artificiale che fa al caso nostro. Per quanto riguarda i modelli e le colorazioni, converrà usare minnows che meglio richiamano la mangianza del luogo: quindi grigio-argento che imita il Cefalo e lo zebrato azzurro o verde argento che imita lo Sgombro. Alternativamente, hanno buon successo il tipo “testa rossa” (rosso argento) e i recenti modelli con lavorazione a specchio. Per i cucchiaini non c’è altrettanta scelta e i modelli si riducono alle tre o quattro misure disponibili, preferendo sempre le forme allungate. Per far scendere le nostre esche alla profondità voluta, oltre ad utilizzare modelli affondanti, dovremo piombare diversamente le lenze, utilizzando uno dei consueti sistemi di affondamento utilizzati nella traina: affondatori idrodinamicipiombi sulla lenzapiombo guardiano, ecc. Viste le non elevate profondità di pesca, la piombatura sulla lenza è da consigliare, sia per la rapidità con cui è possibile variare tale piombatura sia perché, una volta allamato il pesce, è possibile rimuoverla lasciando al pescatore la possibilità di godere appieno della lotta con il pesce. E’ consigliabile utilizzare piombi a tortiglione o con altro sistema di sgancio rapido. Per determinare il peso adatto, dovremo considerare due parametri: la profondità da raggiungere e la distanza dalla poppa. La velocità, fissata a 4 nodi, sarà costante per questa tecnica. Indicativamente, filando le esche a 50 metri da poppa, esse affonderanno ad un metro con una piombatura di 100 gr e a 5,50 metri con un chilo di piombo. Su fondali molto bassi oppure che presentino continui dislivelli o rocce più alte è bene non pescare molto in profondità per evitare continui attacchi sul fondo degli artificiali.  Di seguito, diamo delle alternative adatte a sondare le fasce d’acqua più frequentate dalla Spigola, fornendone i parametri ideali dove, ovviamente, potrete variare tale misure per adeguarle alle caratteristiche proprie della zona di traina:
Fondali con meno di 5 metri di profondità:
Numero lenze: 2
Velocità: 4 nodi
Diametro lenza madre: 0.50 (30 lb.)
Diametro terminale: 0.30
Lunghezza terminali: il primo da 10 mt, il secondo da 12 mt
Distanza da poppa: la prima lenza a 50 metri con 150 gr, la seconda a 70 metri con 100 gr
Esche: prima lenza cucchiaino cm 7/11, seconda lenza minnows 9/11 cm affondante
Fondali da 5 a 8 metri di profondità:
Numero lenze: 2
Velocità: 4 nodi
Diametro lenza madre: 0.50 (30 lb.)
Diametro terminale: 0.35
Lunghezza terminali: il primo da 10 mt, il secondo da 13 mt
Distanza da poppa: la prima lenza a 50 metri con 300 gr, la seconda a 70 metri con 250 gr
Esche: prima lenza minnows cm 9/12 affondante, seconda lenza minnows 12 cm affondante
Fondali da 8 a 12 metri di profondità:
Numero lenze: 2
Velocità: 4 nodi
Diametro lenza madre: 0.50 (30 lb.)
Diametro terminale: 0.35
Lunghezza terminali: il primo da 12 mt, il secondo da 15 mt
Distanza da poppa: la prima lenza a 70 metri con 500 gr, la seconda a 90 metri con 650 gr
Esche: prima lenza minnows cm 9/12 affondante, seconda lenza minnows 14 cm affondante
In tutti i casi i piombi devono essere fissati ad almeno 15 metri dall’esca e mai sul terminale. In caso di profondità maggiori, aumentare in proporzione la distanza dalla poppa e la piombatura. Mentre per fondali molto bassi o particolarmente accidentati, conviene utilizzare il piombo guardiano, posizionato ad almeno 20 metri dall’esca. Quando vedremo il cimino della canna sussultare, vorrà dire che il piombo ha urtato un ostacolo e 5 o 6 giri di mulinello preserveranno l’esca da un sicuro incaglio. Se vedremo la punta della canna flettersi con un angolo minore di prima, vorrà dire che abbiamo perso la zavorra e va quindi recuperata per reintegrare la piombatura. Utilissimo per evitare incagli è l’ecoscandaglio acustico che regolato un paio di metri al di sopra della profondità di pesca, ci avviserà con il suo suono stridente che abbiamo appena superato un ostacolo che farà incagliare sul fondo l’artificiale; avremo quindi il tempo di agire per alzare l’esca quel tanto che basta a superare l’ostacolo. Il problema incaglio è una costante di questa tecnica e in caso di virate strette, rallentamenti o cambi di direzione, bisognerà recuperare le lenze di conseguenza, in modo da non far toccare il fondo agli artificiali. Questa condizione presuppone la presenza a bordo di almeno due persone, oltre al guidatore, altrimenti non sarà possibile filare in mare più di una sola lenza. Le esche viaggeranno a distanze variabili dai 30 ai 100 metri da poppa e per evitare inutili e dannose sovrapposizione sarà bene calare prima le lenze più lunghe e poi quelle più corte. Per salparle, anche in caso di ferrata del pesce, si opera al contrario recuperando prima le corte e poi le lunghe. Una volta filate le lenze, regoliamo il mulinello con il cicalino e la frizione tarata a circa un terzo del carico di rottura del terminale o, in maniera più empirica, dando uno strattone consistente alla lenza il cicalino deve attivarsi cedendo lenza. E’ bene non lasciare mai la frizione molto lenta, per evitare che anche il più sottile filo d’alga preso dal piombo, attivi il cicalino. Ogni 10 minuti circa, specialmente con mare sporco in scaduta, bisognerà controllare che sia il piombo che le esche non abbiano agganciato dello sporco (alghe o plastica), quindi ripulirle e filarle nuovamente. Molte volte, per questi piccoli dettagli, non si fanno catture anche se l’orario e la zona sono ideali per la Spigola. Appena sentiremo il cicalino, un pescatore prenderà in mano la canna interessata stabilendo il contatto con la preda. L’altro pescatore recupererà velocemente le altre lenze in mare e si preparerà per guadinare il pesce. A questo punto potremo rallentare la barca e manovrare per mettere a 90° la barca rispetto alla trazione del pesce. Come abbiamo già detto, la Spigola dopo la prima sfuriata, segue la direzione del recupero senza porre eccessiva resistenza. Appena i piombi saranno in vista, il secondo pescatore provvederà a liberarli dalla lenza, permettendo di recuperare con la canna anche gli ultimi fino alla girella. Se questa non passa dagli anelli della canna, bisognerà recuperare l’ultima decina di metri a mano, tirando con circospezione e aspettandosi la reazione del pesce, man mano che esso si avvicina alla barca. Cerchiamo già di valutare le dimensioni della preda e se non molto grossa, recupereremo gli ultimi metri con decisione fino a volare la preda a pozzetto. Se è di buona dimensione, conviene essere più circospetti ed essere pronti a cedere filo alla reazione della Spigola. Quando si metterà di fianco, con la bocca spalancata, sarà il momento di guadinarla con decisione. Il metodo migliore per non correre rischi inutili, è quello di posizionare il guadino dietro al pesce, mentre il pescatore cede la lenza necessaria a farlo entrare. Questo accorgimento eviterà che la rete del guadino possa agganciarsi all’ancoretta dell’artificiale compromettendo pericolosamente l’esito finale della cattura. Una volta in barca, fate attenzione a slamare la preda; il nome Spigola non è casuale! Infatti la nostra “spigolosa” amica presenta spine dorsali acuminate e opercoli molto taglienti ed è facile ferirsi proprio in questa operazione. Il sistema migliore è di infilarle un dito in bocca e premere con le altre dita sotto la mascella inferiore. Ciò farà spalancare la bocca alla spigola, immobilizzandola e permettendoci di slamarla, magari con una pinza, senza problemi. A questo punto la foto di rito è d’obbligo

mercoledì 21 gennaio 2015

Mulinelli Shimano, i materiali

TECNOLOGIA MULINELLI SHIMANO: I MATERIALI

Shimano è leader mondiale nella produzione di mulinelli, anche grazie ai materiali innovativi e di prima qualità che vengono utilizzati. La nostra tecnologia fa la differenza e deve essere protetta e contenuta all'interno di un corpo che ne garantisca la massima efficienza. I materiali utilizzati da Shimano per i corpi e i rotori dei suoi mulinelli sono 6 tipi diversi, dall'ultra-tecnologico Magnesio al classico XT-7, passando dagli innovativi Ci4 e Ci4+: andiamo a conoscerli uno per uno:
Aero technium MGS Ci4+

MAGENSIUM
AeroTechniumXSB_01
Shimano utilizza il magnesio per un selezionato numero di mulinelli ultraleggeri e di altissima qualità, quando la riduzione del peso è essenziale. 
L'utilizzo del magnesio offre una riduzione di peso di oltre il 10% rispetto all'alluminio
ALUMINIUM
Shimano utilizza l'alluminio in diverse forme per costruire mulinelli leggeri, corpi ultra resistenti e rotori per mulinelli dalla fascia media alla fascia alta. 
Il Diecast Aluminium è utilizzato in molti tipi di mulinelli ed è il materiale più comune sui corpi e rotori dei mulinelli a bobina fissa. E' anche utilizzato per le bobine dei mulinelli P4 e alcuni modelli da casting.
Il Cold Forged Aluminium è utilizzato per i mulinelli "rotondi", come i mulinelli da mosca, ed è usato soprattutto per la realizzazione di molte bobine. Un pezzo unico di alluminio forgiato a freddo che garantisce grande resistenza.
Il Machined Aluminium è utilizzato nei migliori mulinelli rotanti quando precisione, resistenza e leggerezza sono fattori determinanti.
I corpi ibridi sono prodotti dalla combinazione di alluminio e XT-7
XT-7
XT-7 è il materiale composito originale Shimano per i suoi mulinelli. Utilizzato su bobine e mulinelli di fascia media ed economici, XT-7 è affidabile, robusto e leggero.
XGT-7
XGT-7 è una versione migliorata del materiale Shimano di già provata fiducia denominato XT-7. Utilizzato su alcuni dei più moderni mulinelli di fascia media, XGT-7 è leggero e resistente
CI4
Ci4 è un materiale esclusivo creato dalla fusione di carbonio e poliammide. E' quasi tanto resistente quanto il metallo ma con un peso nettamente inferiore. Ci4 è utilizzato per il corpo e il rotore di molti mulinelli Shimano.
CI4+

Ci4+ è la versione avanzata del Ci4 originale. Questo materiale tecnologicamente avanzato è 2,5 volte più rigido del Ci4 es è utilizzato su molti tra i migliori mulinelli Shimano per ridurne il peso. L'uso del Ci4+ per il corpo e il rotore donano anche maggiore rigidità per una migliore efficienza del mulinello.

Altri 6 motivi per scegliere Shimano!

martedì 20 gennaio 2015

Lowrance Elite 5 chirp Elite 7 chirp

Modelli Ricchi di Funzionalità, Dotati di Sonar CHIRP oltre a DownScan Imaging e Broadband Sounder Per La Miglior Vista Possibile Al Di Sotto Della Vostra Barca.

Elite CHIRP
Lowrance, dal 1957 marchio leader a livello mondiale nell’elettronica nautica – ha presentato oggi la serie Elite-7 e Elite-5 CHIRP, la prossima generazione di fishfinder/chartplotter Elite. Questa nuova serie, dal prezzo abbordabile, aggiunge il sonar CHIRP alle sue già vincenti tecnologie fishfinder incorporate, quali Broadband SounderTM  e DownScan ImagingTM, andando così a definire un nuovo standard in termini di performance d’avanguardia e facilità di utilizzo.
Garantendo ai pescatori la miglior vista possibile della colonna d’acqua, il sonar CHIRP presenta straordinaria sensibilità, definizione del bersaglio ed eliminazione del disturbo ulteriormente migliorate così da visualizzare in modo chiaro e facile le prede.
La linea Elite CHIRP include modelli fishfinder/chartplotter widescreen da 5 e 7-pollici, ma anche fishfinder standalone con performance sonar CHIRP, grazie alle  opzioni del conveniente trasduttore Lowrance HDI Skimmer®. Ricordiamo tra le altre, la possibilità di generare range sonar CHIRP bassi, medi o alti e di mostrare contemporaneamente due sonar range scelti dall’utente.
Grazie a queste vantaggiose possibilità, la nuova serie di Elite può distinguere più facilmente esche e pesci, offrendo così una miglior separazione dei bersagli anche a maggiori profondità e consentendo di evidenziare i pesci in modo chiaro anche quando l’imbarcazione raggiunge velocità elevate. I modelli Elite CHIRP presentano inoltre Downscan Imaging, che fornisce immagini fotografiche di facile comprensione di struttura e dettaglio del fondale, e Broadband Sounder a frequenza singola selezionabile.
Con l’esclusiva funzione DownScan Overlay™ di Lowrance, gli utenti possono sovrapporre visualizzazioni DownScan Imaging al display sonar CHIRP o Broadband Sounder per un’incredibile presentazione che evidenzia e separa chiaramente i bersagli dalla struttura circostante.
Per ottimizzare i tempi di pesca, l’esclusivo Advanced Signal Processing (ASP) di Lowrance riduce il bisogno di modificare manualmente le impostazioni per visualizzare più chiaramente e nel dettaglio pesci, struttura e fondale. Inoltre TrackBackTM consente ai pescatori di scorrere all’indietro le immagini registrate dal sonar per rivedere struttura, spostamenti e besagli. Se utilizzato con modelli fishfinder/chartplotter di Elite CHIRP, TrackBack consente anche di localizzare determinate aree con waypoint – riducendo così il tempo di ricerca di aree di pesca produttive.
I modelli Elite-7 e Elite-5 CHIRP con funzionalità chartplotter presentano una precisissima antenna GPS incorporata. Una micro SD card può essere utilizzata per visualizzare mappe Navionics® Gold e Jeppesen C-Map Max-N. Tutti i modelli di chartplotter Elite CHIRP sono inoltre compatibili con Insight GenesisTM, il nuovo servizio online per la generazione di mappe, che consente agli utenti di realizzare carte personalizzate con profili, dettagli di fondale e vegetazione ad alta risoluzione a partire dalle registrazioni sonar. 
“La serie Elite CHIRP include tutte le comprovate funzioni dalle elevate performance già presenti nella vincente linea Elite Hybrid Dual Imaging (HDI) di Lowrance, a cui si aggiunge la potente tecnologia CHIRP sonar per una visione ancora migliore al di sotto della vostra barca.” Ha dichiarato Leif Ottosson, CEO di Navio. “Dotata di tre riconosciute tecnologie ad un prezzo accessibile, la nuova serie Elite CHIRP non fa che portare avanti il nostro impegno a fornire ai pescatori benefici concreti – aiutandoli a catturare più pesce, ottimizzando il loro tempo speso in acqua.”
La nuova serie Elite CHIRP include i singoli fishfinder Elite-7x e Elite-5x CHIRP e i modelli fishfinder/chartplotter Elite-7e Elite-5 CHIRP. Tutti i dispositivi Elite-7 e Elite-5 CHIRP presentano l’esclusivo display multi-window Lowrance ad alta risoluzione a colori, che permette ai pescatori di scegliere tra layout di pagina preimpostati, inclusa una visualizzazione three-panel con mappa, range sonar CHIRP multipli e DownScan Imaging. Un menu di selezione pagina di facile utilizzo permette poi di accedere rapidamente a tutte le funzioni con un solo pollice.
Le varie opzioni dei modelli prevedono display Elite CHIRP dotati di trasduttori Hybrid Dual Imaging (HDI) da 83/200/455/800 kHz o 50/200/455/800 kHz che raggiungono rispettivamente profondità di 300 e 900 metri. Gli accessori opzionali includono una serie di trasduttori HDI passante scafo in bronzo, un kit per adattatore per trasduttore trolling-motor e un kit per montaggio a incasso. Elite-7 CHIRP, con capacità NMEA®, può essere inoltre abbinato all’antenna GPS esterna Point-1 di Lowrance dotata di bussola elettronica incorporata, mentre Elite-5 CHIRP, con connettività NMEA 0183, è compatibile con l’antenna GPS esterna LGC-16W.
Protetti da garanzia standard e dal programma Advantage Service di Lowrance, i modelli Elite-7 e Elite-5 CHIRP potranno essere acquistati presso i rivenditori e distributori autorizzati Lowrance a partire da Marzo 2014. 
I prezzi di vendita variano da €569 e €412 per i fishfinder Elite-7x e Elite-5x CHIRP, ai €935 e €729 per i fishfinder/chartplotter Elite-7 e Elite-5 CHIRP. Per ulteriori informazioni sulla serie Elite CHIRP e l’intera gamma di prodotti di elettronica marina Lowrance, vi invitiamo a visitare il sito www.lowrance.com, oppure www.todarosport.com

domenica 18 gennaio 2015

Surfcasting

Il Surf Casting (termine americano, letteralmente “Lanciare sull’onda”) è una tecnica praticata nei paesi atlantici ed introdotta in Italia, almeno al grande pubblico, verso la fine degli anni ’80, grazie ad alcuni pescatori che hanno svolto un preziosissimo lavoro di adeguamento delle tecniche statunitensi alle realtà del Mediterraneo, sperimentandole sulle coste della Sardegna che, ancor oggi, risultano essere le più adatte e quindi le più fruttuose per questa tecnica. Infatti, le tecniche atlantiche puntano alla cattura dei grossi predatori che, nella fase di alta marea, si avvicinano alla costa per cacciare, attirati dalla schiera di grufolatori che si cibano degli organismi che il movimento delle acque liberano dalla sabbia. Anche per il surf nostrano, i concetti rimangono pressappoco gli stessi, solo che la minor escursione tra la bassa e l’alta marea, non crea quella sufficiente mangianza ad attirare né grufolatori né predatori. Si è verificato che tali condizioni si ricreavano quando le onde delle mareggiate si infrangevano sulla spiaggia, sconvolgendo il fondale e liberando piccoli molluschi e crostacei che attiravano appunto i grufolatori e di conseguenza, anche i predatori. Quindi, la prima regola del surf mediterraneo è quella che se non c’è onda, non c’è surf, anche se, in questi ultimi anni, ci si sta accorgendo che questa regola trova delle eccezioni e per alcune prede, come Mormora, Orata, Sarago e Razza si verificano catture anche con mare calmo. Da questa constatazione è nata una tecnica, seppur analoga al Surf Casting, che se ne differenzia sostanzialmente perché si pratica in condizioni di mare calmo o quasi calmo, chiamata “Beach Legering” o Paf (pesca a fondo), che prevede un’attrezzatura e una filosofia più “leggera” del Surf Casting. Tornando alla tecnica oggetto dell’articolo, va detto che tra tutte le pesche possibili in mare, il Surf Casting brilla per la sportività e per l’alta frequenza di cappotti! Infatti, a differenza di altre tecniche, il risultato di una battuta di Surf Casting è troppo legata al momento “magico” per essere alla portata di tutti. Prima di tutto il surf castman deve individuare con esattezza quando il mare è nelle condizioni ideali, cioè quando il moto ondoso libera nutrimento facendo accorrere le prede e quindi poterle insidiare. Queste condizioni non sono frequentissime e possono durare per un tempo variabile, sia di giorno che di notte, in cui il Surf Casting può offrire entusiasmanti catture.

Attrezzatura
Quando il surf casting fu introdotto nel nostro paese, i primi appassionati si trovarono in difficoltà per quanto riguardava l’acquisto dell’attrezzatura necessaria, in quanto quasi nessuna casa costruttrice aveva a catalogo tali attrezzature e quindi si ricorreva a cataloghi esteri, soprattutto francesi e americani, che ne erano stracolmi. Quindi i primi surf castman hanno cominciato a lanciare dalle nostre spiagge con attrezzi non molto lunghi, in fibra piena ad innesti, capaci di lanciare anche 200 gr di piombo! Ben presto ci si è resi conto che tali attrezzi erano troppo corti per le nostre spiagge e non riuscivano a mandare le esche nella zona di mangianza. A seguito di continue richieste, le case costruttrici hanno intuito il potenziale mercato ed hanno iniziato a produrre attrezzatura specifica per la realtà mediterranea. Oggi è possibile trovare linee di canne e mulinelli pensati apposta per il surf, piombi capaci di resistere a qualsiasi mareggiata e tutta una serie di accessori che rende la vita del surf castman sicuramente più facile. Vediamo cosa serve al neofita per iniziare a praticare questo bellissimo sport:

Di solito si usano 3 canne di diversa lunghezza e potenza, rapportate ai luoghi dove andranno usate, diciamo a partire dai 3,80 metri per arrivare ai 5. La scelta cadrà su modelli specifici, telescopici, con potenze che andranno dagli 80-150 gr di piombo e dovranno avere quelle caratteristiche costruttive capaci di superare prove impegnative quali le mareggiate invernali ed i continui strappi e sollecitazioni del lancio. Importante è decidere, quando si sceglie la canna, quale tipo di mulinello deve essere abbinato, visto che è possibile con questa tecnica usare mulinelli a bobina rotante e se decidiamo di usare uno di questi mulinelli è necessario che la canna sia predisposta a questo uso e che sia dotata di un adeguato attacco porta mulinello e di un manico corto. Se decidiamo di dedicarci anche al Beach Legering, bisogna fornirsi di altre due canne più leggere, dai 4 ai 5 mt e con potenze da 40 a 80 gr, sensibili, magari con cimino intercambiabile. Un mulinello a bobina rotante dedicato al Surf Casting

Alle canne scelte, devono essere abbinati mulinelli adeguati, ma con spiccate caratteristiche di salinità e resistenza. Anche in questo campo esistono prodotti specifici che soddisfano ogni richiesta del surf castman. Come già accennato, nel surf possono essere impiegati due tipi di mulinello: a bobina fissa e a bobina rotante. Diciamo subito che la discussione su quale dei due sia più adatto è ancora aperta e accesa e tale rimarrà, in quanto, la scelta rimane un fatto legato più alle preferenze personali che a ragioni meramente tecniche. Al neofita va consigliato sicuramente il sistema a bobina fissa che dà meno problemi al pescatore. Inoltre, per i primi tempi, ci si deve concentrare sulle tecniche di lancio ed usare un mulinello a bobina fissa, semplifica sicuramente l’apprendimento delle tecniche di lancio. Una volta apprese queste, ci si potrà avvicinare al lancio con il rotante che richiede sicuramente più tecnica. Le caratteristiche del mulinello devono essere quelle di un attrezzo veloce e potente nel lancio e nel recupero, dotato di più bobine di ricambio caricate con monofili diversi, e con una frizione affidabile e di facile regolazione. Conviene spendere due parole sulla bobina del mulinello che nel Surf Casting veste un ruolo importante; infatti il suo profilo di uscita del monofilo può condizionare positivamente o negativamente la gittata del lancio, a causa dell’attrito che può generarsi tra i due elementi. Scegliendo prodotti progettati per il surf si potrà contare su caratteristiche tecnologicamente migliori.

Forse nessuna tecnica delle acque salse richiede una varietà di monofili come il Surf Casting e non parliamo solamente di diametri, ma anche di colore, carico di rottura, fluorescenza e resistenza alle abrasioni. Nel surf si impiegano diversi monofili:
– per caricare le bobine del mulinello useremo monofili di tipo super con diametri che partono dallo Ø0.14 fino allo Ø0.40, con caratteristiche di alta resistenza alle parrucche e alle abrasioni. Anche il colore è importante, in quanto un tipo colorato risulta essere più visibile nelle fasi di recupero delle prede;
– per lo “shock leader”, formato da uno spezzone lungo dagli 8 ai 15 mt, viene utilizzato un monofilo con un carico di rottura maggiore variabile in base alle caratteristiche di elasticità della canna utilizzata e al piombo montato sul finale, comunque compreso tra Ø0.30 e Ø0.60. E’ utile specificare l’uso dello shock leader: esso permette, nelle fasi di lancio, di poter forzare il carico impresso al movimento rotatorio del lancio oltre il carico di rottura del monofilo presente nella bobina del mulinello, senza veder partire il calamento completo di piombo ed esche. Quindi lo shock leader viene montato come finale della lenza madre del mulinello, tramite un nodo particolare, e alla fine di esso viene legata la girella a cui attaccheremo poi il finale (o il piombo, a seconda del calamento che stiamo utilizzando). ultimamete sono stati introdotti sulò mercato fili conici cioè spezzoni di shock leader lunghi 15 mt che partono da una misura sottile fino ad arrivare, solitamenta a 0.57mm. a questo si affianca un'altra variante, un filo da imbobinare solitamente lungo 220mt che nella fase di produzione è stato creato in modo che gli ultimi metri siano conici fino ad arrivare a varie misure, solitamente da 0.30mm a 0.60mm, mentre i primi 210 metri sono di misura variabile da 0.165 a 0.35.
– per la costruzione dei calamenti sono necessari una varietà di monofili, con diametri e caratteristiche diverse, capaci di sopperire a ogni necessità. Dovranno essere di tipo super, resistenti al nodo e di colore neutro, oppure fluorescente. Di solito nei calamenti vengono utilizzati due diametri diversi, quello più grosso verrà utilizzato per creare la lenza madre e quello più sottile per legare gli ami. Questa differenza è necessaria, visto che la lenza madre dovrà reggere il peso del piombo, mentre sui bracci, dove sono montati gli ami, è necessario avere un diametro più basso, per fare in modo che sia meno visibile. uno dei materiali utilizzati maggiormente per creare fili da terminale è il fluorocarbon, un materiale che in acqua ha la stessa refrazione allla luce dell'acqua stessa, per cui risulta praticamente invisibile in acqua, risulta più rigido ed ha un carico di rottura più basso del nylon, però ha rispetto il nylon un altissima resistenza all'abrasione.
– per alcuni calamenti particolari è necessario disporre di terminali in acciaio, già montati, oppure del filo di acciaio ricoperto, in bobina, da montare. In questo ultimo caso è necessaria una pinza e relativi tubetti (sleeves). Utilissimo per i Gronghi e per il Pesce Serra.
– per legare alcuni tipi di esche, come ad es. il filetto di sarda, utilizzeremo un monofilo a basso costo, dello Ø0.12 – Ø0.16, oppure del filo elastico.

Anche qui sono necessari diversi tipi e modelli: per la “caccia grossa” impiegheremo ami in acciaio con occhiello, magari con la punta ad “artiglio d’aquila”, della misura adatta all’esca che impiegheremo. Utili anche ami a gambo lungo, cromati, a paletta, quando si usano i vermi (arenicole, murriddi, vermi di rimini, ecc.). Buoni anche i modelli stagnati, dritti, a paletta o con occhiello, per la sardina (intera o a filetto), tranci di calamaro o di seppia, ecc. Per le dimensioni, essi saranno scelti in rapporto al volume dell’esca, preferendo il montaggio di più ami piccoli, a “corona”, invece di uno solo ma più grande.

Per poter lanciare le nostre esche alla distanza voluta utilizzeremo dei piombi di diversa forma e diversa grammatura. Di volta in volta sceglieremo la miglior combinazione forma/peso per raggiungere una distanza sufficiente a portare le esche in pesca e, cosa ancor più importante, farcele rimanere il tempo sufficiente al pesce per abboccare. Da qui la necessità di utilizzare piombi particolari, studiati appositamente per il Surf Casting, che hanno la caratteristica di offrire poco attrito nel lancio ma molta resistenza all’effetto di trascinamento che costantemente le onde fanno in direzione della battigia. Tra tutti, il più pratico e il più efficace rimane il famoso “Cono Meloni”, un cono di piombo con un peso dagli 80 gr. ai 200 gr., con attacco sfasato dal centro e con una lavorazione a “becco” che frena l’azione delle onde, mentre la forma a cuneo “vola” egregiamente. Atri modelli validi presentano forme appiattite, a disco o a rombo, la cui superficie è lavorata a bassorilievo e quindi, una volta poggiato sulla sabbia, offre una buonissima resistenza al trascinamento. Esistono anche modelli che funzionano egregiamente con mare molto mosso o in situazione di forte corrente, chiamati “spike” (arpione), che presentano degli arpioni d’acciaio che, infilandosi nella sabbia, lo tengono ancorato al fondo. In commercio esistono comunque diversi tipi di piombo, con diversa forma e diverse grammature. Nella scelta dei modelli da utilizzare bisogna comunque tenere conto di alcuni parametri:
– potenza della canna
– terminale impiegato
– condizioni meteo.
Quindi, se abbiamo attrezzi da lancio leggero è inutile portarsi a spasso pesi di 150 grammi! Ugualmente, se le nostre zone di pesca sono a fondo misto di sabbia e roccia o sabbia e poseidonia è perfettamente inutile portare gli spike anche se il mare è molto agitato, perché li lasceremmo tutti sul fondo.

Minuterie
Il Surf Casting richiede accuratezza e particolarità; è naturale che anche la comune minuteria deve avere caratteristiche ben definite. Soprattutto le girelle devono essere scelte ed usate a ragion veduta. Quindi, oltre ad un buon assortimento di misure e tipi (con o senza moschettone, a 2 e a 3 vie, e le recentissime girelle multiple), bisognerà anche utilizzare quelle che su quel particolare calamento possono assolvere meglio al compito loro affidato. Non dimentichiamo che il Surf Casting vuol dire turbolenza e marosi e i monofili sono soggetti a parrucche e imbrogli che ottime girelle e particolarità nel montaggio possono prevenire. Nel Surf Casting vengono poi utilizzati diversi altri elementi comuni ad altre tecniche, come galleggianti, esche artificiali, palline fluorescenti, filo di piombo, ecc.

Nel surf casting alcuni accessori, più che complementari dell’attrezzatura, ne sono parte integrante. Il portacanna o il tripode sono indispensabili per poter svolgere l’azione di pesca ed è impossibile concepire il Surf Casting senza questo prezioso strumento. Guardiamoli nel dettaglio:
Portacanna (o Puntale). E’ uno strumento che, conficcato nella sabbia, permette di infilarci il piede della canna, sorreggendola e permettendo di tenere la canna in tensione senza doverla avere sempre in mano. Di solito sono realizzati in alluminio o in materiale plastico, adatto quindi a resistere alla salsedine. Sono da consigliare modelli lunghi almeno più di un metro, un metro e mezzo, in quanto è fondamentale tenere la canna molto alta per evitare il più possibile l’azione delle onde sul filo del mulinello.
Tripode (o Treppiedi): E’ uno strumento molto funzionale, anche se adatto più al Beach Legering, che permette di posizionare le canne in pesca su di esso, in modo che siano visibili le abboccate. Il tripode ultimamente si è anche completato con tutta una serie di accessori che rendono più comoda la postazione di pesca, come ganci vari, vaschette, ripiani, ecc. utilissimi in fase di innesco e per avere tutto a portata di mano. Comunque molti “surfer” continuano ad utilizzare il classico puntale che è comunque più facile da spostare ed ha l’innegabile vantaggio di permettere di poter piazzare le canne anche a diversi metri di distanza l’una dall’altra in modo da coprire una porzione di spiaggia maggiore.
Altro accessorio utilissimo è il raffio, mentre il guadino non viene utilizzato nel Surf Casting. Le prede più grosse vanno infatti raffiate e salpate prima che raggiungano la battigia. Le prede più piccole possono essere spiaggiate in tutta sicurezza. Il raffio non deve avere particolari caratteristiche, va bene un modello robusto, anche non telescopico. Altro accessorio utile sono gli stivali a coscia o meglioancora il “Wader” ascellare, specie di tuta, di solito in neoprene, che presenta in un corpo unico stivali, pantaloni e corpetto. Esso permette di entrare in acqua fino alla cintola senza bagnarsi. E’ utilissimo per salpare le prede oppure, in presenza di fondali bassi, permette di fare il lancio stando in acqua anche a diversi metri dalla battigia, aumentando così la gittata del lancio.
Chiudiamo la lista degli accessori con la voce “illuminazione”. Anche se non ne abbiamo ancora parlato diffusamente, il 90% delle battute di Surf Casting si svolgono di notte e il reparto illuminazione deve essere ben fornito almeno di due fonti luminose:
– Una lampada a mano con un fascio potente e profondo, utilissimo per raggiungere la postazione e da posizionare adeguatamente in modo da illuminare le fasi di allestimento dell’attrezzatura e il recupero delle prede;
– Una lampada da testa che ci servirà per illuminare le fasi di preparazione dei calamenti e l’innesco degli ami, quindi dotata di un fascio luminoso potente e concentrato. E’ meglio che abbiano le batterie distaccate in modo da non appesantire la testa e di non cadere ad ogni lancio. Nel caso il modello scelto funzioni con le batterie attaccate, basterà una piccola modifica per portare il vano batterie alla cintura e collegarle alla lampada tramite un filo elettrico adeguato.

Le prede
Nel surf casting possono essere considerate prede tutte le specie che vivono su fondale sabbioso e praticamente tutte le specie predatrici presenti in mare. Questa considerazione introduce un concetto base del surf che distingue le prede possibili in due grandi categorie:
– Grufolatori. Sono annoverate in questa categoria tutte le prede che mangiano a stretto contatto con il fondo, magari impiegando apparati particolari forniti da madre natura (vedi Triglia e Ombrina) per scavare nella sabbia alla ricerca di cibo. Queste prede si muovono soprattutto con mare mosso e in scaduta, cioè in presenza di una corrente sostenuta che sollevando la sabbia dal fondo, facilita la ricerca e la cattura dei organismi che vivono sotto di essa e che sono l’alimento base di queste prede. Quindi, se manca questa corrente, con molta probabilità mancheranno anche le prede in pascolo e servirebbe a poco impostare una battuta di pesca su queste prede in una giornata di mare calmo. Va precisato che questo concetto, come sempre, trova delle eccezioni per alcune prede come la Mormora e il sarago. Fanno parte di questa categoria:
Solo grufolatori: Triglia, Ombrina, Razza, Rombo, Sogliola
Grufolatori e generici: Mormora, Sarago, Orata, Cefalo, Scorfano, Occhiata, Corvina, Grongo
Grufolatori e predatori: Spigola, Tracina, Squaliformi
Le sottocategorie, stilate sulla base delle esperienze di pesca, ci consentono di dire che, tra i grufolatori, alcuni presentano comportamenti diversi, con tendenza ad attaccare le esche anche in condizioni meteo normali e con mare calmo, oppure presentano uno spiccato atteggiamento predatorio, attaccando anche esche vive in condizioni di non particolare mangianza.
– Predatori. Appartengono a questa categoria le prede che abboccano di solito ad esche vive o morte ma che gradiscono poco le esche a contatto stretto con il fondo, preferendo l’attacco in zone più alte e dove l’esca deve presentare una certa mobilità. Appartengono a questa categoria: Spigola, Tracina, Leccia e Leccia Stella.

Come nelle altre tecniche, anche nel Surf Casting è probabile la cattura di prede che classicamente non appartengono alle categorie illustrate come i labridi, i serranidi e altre specie come Sugarelli e Boghe. Chiaramente la cattura di queste avviene solo in presenza di conformazioni particolari del fondo, di solito ambienti misti di sabbia e scoglio, oppure per la vicinanza di dighe foranee o di porticcioli.

sabato 17 gennaio 2015

Keitech swing impact fat

Il Keitech FAT swing Impact ridefinisce le prestazioni degli swimbait. il rivoluzionario processo di iniezione bicolore di Keitech utilizza diversi tipi di materie plastiche salate per raggiungere un equilibrio perfetto e azione. La caratteristica più impressionante di questi grandi esche è la capacità di mantenere un movimento perfetto di nuoto a qualsiasi velocità di recupero. Il design del corpo è affusolato ed inanellato che quindi distorce la forma di un aspetto più naturale. La linea centrale fornisce la posizione perfetta per garantire un nuoto corretto. 
Keitech FAT Caratteristiche swing Impact:
  • Nuoto Notevole
  • Processo di colorazione a due toni
  • Forte profumo Squid
  • Perfettamente equilibrato - Non rotola
  • Nuota perfettamente a qualsiasi velocità
  • Il 2.8 "Keitech FAT swing Impact ha 8 esche per blister.
    è eccellente quando utilizzato con Jig rig e Texas rig.
  • Il 3.3 "Keitech FAT swing Impact ha 7 esche per blister.
    può essere usato con un recupero dritto regolare o trascinato lungo il fondo. 
  • Il 3.8 "Keitech FAT swing Impact ha 6 esche per blister.
    E 'un vero artista versatile. può essere usato senza zavorra in acque poco profonde, capovolgere o lanciare l'impianto di perforazione del Texas a diverse cover, e pesci struttura acque profonde con la testa della maschera. 
  • Il 4.8 "Keitech FAT swing Impact ha 5 esche per blister.
    Il no zavorra o Texas truccato 4.8 "è estremamente produttiva sul 3/0 Tungsten Super rond Jig head. 



Keitech FAT Altalena impatto DETTAGLI PRODOTTO
Keitech FAT Altalena Impact DettagliIl corpo design affusolato coste distorce la forma di un aspetto più naturale.Keitech FAT Altalena Impact DettagliIl design a coste fornisce protezione per il punto di aggancio e garantisce di attacchi solidi.
I due piccoli cerchi accanto allo slot gancio segnano la posizione preferita per l'aggiunta di pesi inserti. Questo vi permetterà di pescare più profondo quando Texas rigging:
Keitech FAT Altalena Impact DettagliPosizione preferita per inserire pesi unghie.Keitech FAT Altalena Impact DettagliPesi unghie tungsteno sono perfetti.Keitech FAT Altalena Impact DettagliDue chiodo Rig "Chikubi".
La linea centrale è la metà esatta dell'esca. Utilizzare questa come riferimento quando sartiame l'esca. Questo garantisce che il grasso swing Impact corre vero.
Keitech FAT Altalena Impact DettagliIndividuare la linea centrale dell'esca.Keitech FAT Altalena Impact DettagliUtilizzando la linea centrale garantisce la Fat swing Impact verrà eseguito correttamente.
Keitech FAT Altalena Impact 2.8s, 3.8s, 4.8s TABELLA DI COLORE
Colori disponibili: 001, 101, 400, 416, 417, 418, 420, 422, 426, 429, 431, 432, 433, 436, 439, 440 
Nero FAT Altalena Impact 001Green Pumpkin FAT swing Impact 101Ayu FAT swing Impact 400Argento Flash FAT swing Impact 416Gold Flash FAT swing Impact 417
Keitech Fat swing ImpactKeitech Fat swing ImpactKeitech Fat swing ImpactKeitech Fat swing ImpactKeitech Fat swing Impact
Bluegill Flash FAT swing Impact 418Pro Blu Red Pearl FAT swing Impact 420Sight Flash FAT swing Impact 422Sexy Shad FAT swing Impact 426Tennessee Shad FAT swing Impact 429
Keitech Fat swing ImpactKeitech Fat swing ImpactKeitech Fat swing ImpactKeitech Fat swing ImpactKeitech Fat swing Impact
Argento Shiner FAT swing Impact 431Maschio Perch FAT swing Impact 432Pro-personale speciale FAT swing Impact 433Nero Shad FAT Altalena Impact 436Arcobaleno Shad FAT swing Impact 439
Keitech Fat swing ImpactKeitech Fat swing ImpactKeitech Fat swing ImpactKeitech Fat swing ImpactKeitech Fat swing Impact
Elettrico Shad FAT swing Impact 440
Keitech Fat swing Impact
Keitech FAT swing Impact 5.8 TABELLA DI COLORE
Colori disponibili: 416, 418, 420, 422, 426, 429, 431, 439, 440 
Argento Flash FAT swing Impact 416Bluegill Flash FAT swing Impact 418Pro Blu Red Pearl FAT swing Impact 420Sight Flash FAT swing Impact 422Sexy Shad FAT swing Impact 426
Keitech Fat swing ImpactKeitech Fat swing ImpactKeitech Fat swing ImpactKeitech Fat swing ImpactKeitech Fat swing Impact
Tennessee Shad FAT swing Impact 429Argento Shiner FAT swing Impact 431Arcobaleno Shad FAT swing Impact 439Elettrico Shad FAT swing Impact 440
Keitech Fat swing ImpactKeitech Fat swing ImpactKeitech Fat swing ImpactKeitech Fat swing Impact
Keitech FAT Altalena OPZIONI ATTREZZATURE Impact
Keitech FAT Altalena Impact - Weightless con No SinkerNo Rig Sinker Texas - Utilizzare un lento e costante recuperare appena sotto la superficie. Si consiglia il # 1 off-set gancio verme con il 2,8 ", # 2/0 con 3,8", # 4/0 con 4.8 "e il # 6/0 con 5,8".
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Keitech FAT Altalena Impact - Rig capezzoli con Nail Sinker"Chikubi" Rig - pesi chiodi sono inseriti nei cerchi sul fondo dell'esca.In questo modo il grasso swing Impact a nuotare più a fondo si consiglia la platina 1/32 chiodo con il 3.8 ", 1/16 con 4.8" e 1 / 16-3 / 32 con 5,8 ".
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Keitech FAT Altalena Impact - Texas RigTexas rig - The Swing impatti Fat sono Flipping esche Super-efficaci si consiglia: 1/4 once platine con il 3.8 ", 1 / 8-3 / 8 once con 4.8" e 5.8 ".
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Keitech FAT Altalena Impact - Jighead RigJig Rig Capo - The Fat swing impatto pescato su una testa Tungsten Super rotonda Jig è il nostro top denaro vincente rig. Si consiglia il 1/0 Tungsten Super rotonda per il 2.8 ", il 2/0 per il 3.8" e il 3/0 per il 4.8 ".Regolare la profondità con le scelte di peso di 1/16 a 1/4 once
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Keitech FAT Altalena Impact - Trailer JigJig Trailer - Il 2,8 "è consigliato per il modello Tungsten II Calcio Jig. Il 3.8 "è consigliato per la giga Casting Tungsten Modello I. Il Modello III Swim Jig è stato progettato specificamente per il 4.8 ".
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